Il mondo delle decisioni mediche e infermieristiche oggi difficilmente riesce a prescindere dagli elementi quantitativi. La statistica e l’epidemiologia sempre più aiutano a ordinare, classificare, descrivere le dimensioni dei fenomeni sia in ambito sanitario-organizzativo che in campo clinico-assistenziale.
L’epidemiologia analitica e l’epidemiologia clinica si spingono ancora più in là, dando dei pareri pesanti sulle differenze osservate e sulle relative spiegazioni; alcuni esempi sono rappresentati dalla pericolosità dei fattori di rischio, ma anche dall’efficacia degli interventi preventivi, curativi, riabilitativi, palliativi, nonché dalla validità dei test in ambito diagnostico.
Il percorso qui proposto si propone di partire dall’ABC: ripensare la statistica come base della lettura epidemiologica, a sua volta vista al servizio di clinica e organizzazione, ma senza perdere di vista il legame con il mondo della ricerca e della letteratura scientifica.